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                 L'arrivo
                in Hotel mantiene le aspettative, la struttura è ottimamente
                posizionata, la stanza assegnata è all'ultimo piano, in un
                abbaino enorme, 25 metri quadrati con 10 di bagno, una finestra
                piccola nella parte spiovente del tetto da cui si vede l'intera
                Via Nerudova fino al Monastero di Strahov, parte del castello e
                ala collina di Petrin con la sua torre metallica: dal momento
                che tra una cosa e l'altra si sono fatte quasi le due la
                priorità è mangiare, il programma prevede di salire a piedi
                fino al Monastero di Strahov, dove ci sono anche dei ristoranti
                e poi scendere da un'altra strada passando dal Monastero di
                Loreta prima di una sosta in Hotel.  | 
             
            
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                 La
                salita è ardua, pur non essendo particolarmente impervia la
                strada è battuta dal Sole e soprattutto siamo ormai in piedi ed
                a digiuno da oltre otto ore, quindi arrivare in cima ed
                oltrepassare la soglia dell'arco d'ingresso del Monastero, dove
                la strada spiana, è un sollievo, meno divertente è scoprire
                che non è possibile entrare in biblioteca che è chiuso fino ad
                Ottobre e neppure nella Chiesa, che apre solamente per le messe,
                quindi si dirotta immediatamente sul pasto che sarà oggetto di
                una trattazione separata, con lo stesso sistema usato lo scorso
                anno per Berlino che ha funzionato ottimamente. 
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                 L'offerta
                alimentare di Praga è stata molto interessante e merita
                approfondimenti sia culinari che culturali e commerciali che
                più avanti saranno trattati adeguatamente. <-------
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                alla Quarta Parte ------->
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      Marcello
      Salvi 
       
      
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