Giovedì mattina su Nizza splende un Sole accecante e bollente ed al Capolinea del bus numero 100 c’è una bella fila di gente ed sergente di ferro della società di gestione che incolonna e controlla che la fila proceda come si deve, tuttavia anche a lui scappano due signore con un bambino che proprio mentre è girato sbucano da davanti al mezzo e si infilano davanti a tutti in barba a chi era in attesa, considerando che quando salgo sul bus sono il primo a rimanere senza posto a sedere mi sento in diritto di essere risentito.

Anche perché per coprire i 21 chilometri che separano Nizza da Monaco, tra curve, controcurve, macchine in doppia fila e fermate, il numero 100 impiega 50 minuti buoni così quando scendo in quella che durante il Gran Premio è l’aerea box sono notevolmente girato. 

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