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           II
          Coppa Roma 
          17
          Giugno 2007 
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          Parte I --- 
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           Correva
          l’anno … e si perché di tempo ne è passato a guardare bene ed è
          giusto partire dall’inzizio. Ero
          un quasi neo fumatore di pipa, la fumavo da appena un anno ed in me
          era stata instillata la convinzione che le Gare di Lentofumo fossero
          per “vecchi rimbambiti”, quando mi arrivò l’invito di Michele (mmba)
          a partecipare alla II Fumada del CAP Madrid la cosa mi lasciò
          perplesso perché appunto di Gara di Lentofumo si trattava, di uno di
          quegli eventi per “vecchi rimbambiti” nei quali io non volevo
          riconoscermi, però mi fermai a pensare,  bisogna sempre fermarsi
          a pensare, abbiamo un cervello che serve a questo, almeno nelle
          persone sane.  
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           Ragionando
          mi resi conto che ne Michele ne i Soci del CAP Madrid che avevo
          conosciuto a Cagli alcuni mesi prima erano dei “vecchi rimbambiti”.
          ed allora ebbi la voglia di andare a verificare di persona (perché
          bisogna sempre verificare di persona). Prenotai volo ed albergo ed
          andai a Madrid. Non sto qui a narrarvi gli eventi di quei giorni perché
          già molto se ne è parlato a suo tempo ed anche dopo, però è stato
          lì che ho capito che qualcosa era sbagliato, almeno in come le cose
          mi erano state riportate. 
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           Scoprii
          che la Gara di Lentofumo era solamente un bieco pretesto per fare
          bisboccia, per tirar tardi la sera, per alzare il gomito più del
          solito e più del necessario, per fumare senza soluzione di continuità,
          per incontrare vecchi amici e farsene di nuovi, per confrontrarsi o
          anche scontrarsi con realtà diverse da quelle quotidiane. Alla fine,
          dopo cinque giorni vissuti con il contagiri quasi sempre nella zona
          rossa mi resi conto che il tempo dedicato alla Gara di Lentofumo era
          marginale, di contorno, era in sostanza un semplice catalizzatore di
          eventi diversi, un modesto relè, che scattava per accendere una
          miriade di luci sfavillanti.
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           E
          mi dissi: ma noi in Italia dobbiamo essere proprio così Figli di un
          Dio Minore che oltre a pagare il tabacco il triplo non possiamo
          neppure godere di giornate simili ? Forse
          fu proprio su l’MD80 che mi riportava a Roma, da qualche parte sul
          Mediterraneo che rimuginando sulla frase del Presidente del CAP
          Madrid, Javier Vasquez de Prada, “El tabacco es un simbolo de
          Amistad !” che cominciai a pensare che c’era bisogno di un Club
          “diverso”, che mettesse al centro dei propri obiettivi l’aspetto
          ludico ed aggregante del fumo, che facesse della goliardia e della
          scanzonatezza elementi fondanti della propria voglia di essere vitali. 
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           Che
          virasse non in maniera esclusiva sui tecnicismi esasperati che il
          mondo della pipa, volente o nolente si porta appresso, che mettesse in
          risalto il potere puro, semplice e dirompente della fantasia. Perché due più due fa sempre quattro, per
          quanto se ne possa discutere e dibattere mentre due rette parallele si
          incontrano all’infinito, e tra qui e l’infinito c’è un Universo
          da esplorare. Così è nata più o meno l'idea di organizzare una Gara
          con Manifestazione a Roma, per vedere se anche in Italia si riesce a
          fare qualcosa di interessante. 
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           C'è
          voluto un anno ma alla fine ce l'abbiamo fatta, mettere tutto insieme
          non è stato facilissimo, soprattutto perché Roma è una città
          strana, dove c'è tutto ma non è disponibile niente, i primi problemi
          sono sorti quando abbiamo cominciato a cercare la struttura e ci siamo
          sentiti chiedere anche 6.000 euro per una sala, alla fine abbiamo
          risolto grazie ad alcuni amici e Soci che ci hanno fatto conoscere il Circolo della
          BNL che ci ha dato piena disponibilità e fatto questo il resto è
          stato tutto più semplice. 
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           La
          mattina del 17 Giugno è tutto pronto o quasi, arriviamo puntuali alle
          9 e cominciamo a montare tutto quello che serve, dai computer per
          gestire le iscrizioni a pranzo a gara a tutte le altre attrezzature,
          alla spicciolata poi arrivano tutti, quelli del Calumet, del Cerea,
          del Corsellini, di Fermo, del Berghem. Al computer per le iscrizioni
          Fabrizio lavora alacremente mentre Flavio va a recuperare i Giudici ed
          io torno di corsa a casa perché ho dimenticato i premi donati da
          Vilma Armellini.
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           Tra
          una cosa e l'altra arriva anche un operatore della RAI che farà un
          servizio che andrà in onda all'interno della trasmissione Okkupati di
          Domenica 1 Luglio. Ormai tutto è pronto e la mattinata scorre
          abbastanza tranquillamente in attesa del pranzo che farà da
          separatore tra l'esposizione piparia e la Gara. <------
          Torna alla Cena Vai
          alla Seconda Parte ------->
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      Marcello
      Salvi  | 
   
 
 
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