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       Bergamo
       24 Febbraio 2007
       Passoni Parte
      Quarta  | 
    
        
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           Il
          Sabato mattina, nonostante la serata sia finita ben oltre le due, la
          sveglia suona puntualmente alle 08.00, una luce fredda e livida filtra
          dalle imposte a farci chiaramente intendere che di Sole per oggi non
          se ne parla, colazione con latte e biscotti, una rapida scorsa ad
          internet ed ai forum, una botta di Beach Boys per svegliarsi
          meglio  ed alle 9.30, con teutonica precisione D'Ario ed il Conte
          sono davanti al cancello con la lunga macchina rossa ad attendere
          Angelo e me, la metà prefissata è il laboratorio di Passoni, ad
          Agrate Brianza.
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           La
          fortuna ci accompagna e dopo avere trovato l'Autostrada singolarmente
          scorrevole troviamo anche parcheggio proprio dinanzi alla casa di
          Passoni, che avita in uno di quegli edifici tipici della zona, fatti
          di un cortile interna su cui affacciano tutte le abitazioni, Passoni
          ha ricavato il suo laboratorio nel sottotetto e per raggiungerlo,
          oltre a dover salire le normali scale fino all'abitazione bisogna
          anche impegnarsi nella scalata sulla scala dei pompieri che viene
          tirata giù dal tetto per guadagnare la meta. Il laboratorio è molto
          semplice, non ci sono grandi attrezzature fatta eccezione per un
          trapano a colona ed un paio di levigatrici a nastro.
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           Passoni
          ci spiega che lui non ama i dischi rotanti, li ha provati ma ha la
          sensazione che facciano quello che vogliono loro, quindi preferisce
          andare di rasp ed usare le levigatrice per la finitura prima della
          ceratura, ha diversi tondi di legno di varie dimensione che si
          adattano ai fornelli delle sue pipe, li blocca in una morsa e va di
          raspa fin quando non raggiunge l'obiettivo prefissato. Dice che se non
          fa così non si diverte. In effetti i risultati, considerando il
          lavoro fatto tutto di raspa sono notevoli in quanto a simmetria.
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           Finita
          la visita al Laboratorio si scende verso casa, cosa non semplicissima
          percorrere a ritroso la scala dei pompieri soprattutto per me con
          ancora i postumi di una caduta, la caviglia non ha tutta la mobilità
          necessaria. Ma si fa anche questa. In casa Passoni ci mostra alcune
          delle sue ultime creazioni, una delle quali passa rapidamente nelle
          mani di Angelo ed ammiriamo anche una bella bacheca con una collezione
          di pipe molto singolari. Il tempo è trascorso velocemente ed è quasi
          mezzodì quando riguadagniamo la macchina per fare ritorno a Bonate,
          dove ci daremo ad buon pasto.
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      Marcello Salvi
       
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