Tra tutti i gioielli che la splendida Sicilia regala hai suoi visitatori uno tra i più belli è sicuramente la Valle dei Templi.

In realtà è un crinale dove nel corso del V sec. a.C. vennero eretti diversi templi. Come sempre accade nella storia c’è chi crea e chi distrugge cosi i Cartaginesi nel 406 a.C. decisero di incendiarli. Fortunatamente i più saggi Romani pensarono bene di restaurarli nel I sec. a.C. preservandone l’originale stile dorico.

Arrivando ai nostri giorni possiamo constatare che sono pochi i templi rimasti ancora in piedi. Sembra che i crolli si debbano addebitare ad eventi sismici secondo alcuni mentre alla furia selvaggia dei cristiani avallati da un editto dell'imperatore d'Oriente Teodosio (IV sec.) secondo altri.

Tra i templi meglio conservati vi è quello chiamato della Concordia, trasformato in chiesa nel VI sec. e forse questa trasformazione ha permesso a questo tempio di arrivare quasi intatto ai nostri giorni. Come accadde anche a Roma, questi Templi vennero presi per delle cave e i loro materiali più preziosi vennero utilizzati per innalzare altri edifici. Potremmo dire che questi sono i primi esempi del riciclo delle materie prime.

Una delle strutture più imponenti presenti in questo sito archeologico era sicuramente il Tempio di Giove. Le sue dimensioni erano 113 m. di lunghezza per 56 m di larghezza,  le colonne che lo sostenevano erano alte 20 m., purtroppo di questo tempio rimane molto poco.

Mentre girovagavo per queste splendide opere del passato mi sono accorto della presenza di vari alberi di mandorla con i loro frutti attaccati e quindi ho fatto una piccola siesta ristorandomi con questo splendido frutto tipico siciliano.

Sicuramente questo piccolo angolo di storia è uno dei posti più suggestivi della Sicilia e vale la pena visitarlo.

Nel mese di Agosto le temperature sono davvero elevate e quindi è meglio dotarsi di un buon capello e vestirsi in modo comodo e fresco, una bella bottiglia di acqua fresca non deve mancare nel vostro kit da turista.

Fortunatamente gli Dei del luogo sono stati benevoli nel giorno della mia visita, un vento fresco ha permesso di girare per queste magiche rovine senza patire il caldo del sole siciliano.

Foto e Testo di Maurizio Spunticcia