All'ingresso esterno una signorina controlla la lettera di accredito e mi indirizza verso un secondo controllo all'interno del Palazzo, dove mi vengono controllati i documenti, poi passo sotto i metal detctor, come in aeroporto e diligentemente mi metto in fila all'ascensore, dove un addetto conta le persone che entrano e quando è pieno blocca tutti e parte verso la cupola, subito fuori dell'ascensore una batteria di addetti ad un bancone distribuisce, gratuitamente come l'intera visita, le macchinette audio, che attivate da strisce magnetiche sulla rampa, sapranno sempre dove siete e potranno dirvi, nella vostra lingua, ciò che vogliono.

Quindi mi inoltro nella Cupola e comincio la visita, mentre fuori la pioggia comincia a cadere copiosamente. Il palazzo del Reichstag di Berlino fu costruito come sede per le riunioni del Reichstag, il parlamento del Reich tedesco. Fu inaugurato nel 1894 e tornò ad essere la sede del parlamento tedesco nel 1999. L'attuale parlamento tedesco si chiama Bundestag. Il Reichstag inteso come parlamento risale al Sacro Romano Impero e cessò di esistere negli anni della Germania Nazista (1933-1945). Nell'uso odierno, il termine tedesco Reichstag si riferisce quindi principalmente all'edificio. La costruzione dell'edificio iniziò solo dopo il 1871. 

In precedenza il parlamento si era riunito in diversi altri edifici sulla Leipziger Straße di Berlino, ma questi erano generalmente ritenuti troppo piccoli. Così, nel 1872, si concluse un concorso architettonico con 103 partecipanti per l'erezione di un nuovo edificio. I lavori non iniziarono se non 10 anni dopo, a causa di vari problemi riguardanti l'acquisto del terreno per il palazzo e di discussioni tra Guglielmo I di Germania, Otto von Bismarck, e i membri del Reichstag su come si sarebbero dovuti eseguire i lavori. Nel 1882, si tenne un altro concorso architettonico, cui parteciparono 189 architetti. 

Questa volta il vincitore, l'architetto di Francoforte, Paul Wallot, sarebbe riuscito ad eseguire il suo progetto. Il 9 giugno 1884, la prima pietra fu finalmente posata da Guglielmo I. Prima che la costruzione venisse completata, nel 1894, Guglielmo I morì (1888, l'Anno dei Tre Imperatori), e il suo successore, Guglielmo II di Germania, mise in discussione l'istituto del parlamento. L'edificio originale fu acclamato soprattutto per la costruzione di una originale cupola di vetro e acciaio, un capolavoro della tecnica dell'epoca. Dopo la fine della prima guerra mondiale il Kaiser abdicò durante i giorni rivoluzionari del 1918, Philipp Scheidemann proclamò la costituzione della repubblica da una delle balconate del Reichstag il 9 novembre. 

L'edificio continuò ad essere la sede del parlamento della cosiddetta Repubblica di Weimar (1919-1933).Dopo la nomina di Adolf Hitler a Cancelliere del Reich, il 30.01.1933, il palazzo fu incendiato (il 27.02.1933), in circostanze ancora poco chiare. Questo fatto fornì una preziosa occasione ai nazisti per sospendere gran parte dei diritti civili garantiti dalla costituzione del 1919 tramite il Decreto dell'incendio del Reichstag. Durante i 12 anni del III Reich, il Palazzo del Reichstag non fu mai usato per sessioni parlamentari. Le poche volte che il Reichstag si riunì, lo fece nella Kroll Oper, un ex teatro dell'opera posto di fronte al Palazzo del Reichstag. 

La seduta inaugurale del nuovo governo presieduto da Hitler si tenne a Potsdam, nella Chiesa della Guarnigione in cui all'epoca erano conservate le spoglie mortali del re Federico II di Prussia. Questo vale anche per la sessione del 23 marzo 1933, nel quale il Reichstag cedette gran parte delle proprie prerogative al governo tramite il Decreto dei pieni poteri, una delle fasi della cosiddetta Gleichschaltung. L'edificio (che dopo l'incendio era comunque inutilizzabile) fu invece usato per presentazioni propagandistiche e, durante la seconda guerra mondiale, per scopi militari. Il Palazzo fu ulteriormente danneggiato dalle incursioni aeree. 

Durante l'assedio di Berlino del 1945, divenne l'obiettivo principale dell'Armata Rossa, per una ragione simbolica.  Il 30 aprile del 1945 l'Armata Rossa conquistò il Reichstag, con un combattimento costato la morte di 1300 soldati sovietici contro appena 500 uomini delle SS. La famosa foto scattata dal fotografo di guerra ucraino Evgenij Chaldej, che fissa l'istante in cui il soldato dell'Armata Rossa Abdulkhakim Ismailov[1] issò la Bandiera Rossa dell'Unione Sovietica su una delle torri del palazzo, non fu scattata effettivamente il 2 maggio 1945 ma pochi giorni dopo l'effettiva entrata dei soldati nell'edificio. 

Con la divisione della città il palazzo rimase all'interno di Berlino Ovest, ma a soli pochi metri dal confine con il settore sovietico, confine che nel 1961 fu fortificato con la costruzione del muro. Durante il blocco di Berlino, un gran numero di berlinesi si riunì davanti all'edificio, il 9 settembre 1948, e il sindaco Ernst Reuter tenne un famoso discorso che si concluse con l'appello, Ihr Völker der Welt, schaut auf diese Stadt! (Popoli del mondo, vegliate su questa città!)

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