Cominciamo un discorso lungo, partiamo dal 2008, quando, come ogni anno, l’ultima Domenica di Novembre mi sarei dovuto recare in quel di Preganziol per l’Annuale Assemblea del Pipa Club Italia, generalmente prendevo il volo delle 06.25 da Ciampino per Treviso ed alle 18.25 quello da Treviso per Ciampino e facevo tutto in giornata, ma nel 2008 in virtù di un’offerta weekend della Ryanair mi trovo a poter partire il Sabato mattina e tornare la Domenica sera grazie al fatto che con questa combinazione di voli il costo del biglietto si riduce così tanto che anche mettendoci una camera per la notte alla fine spenderei solamente una decina di euro in più degli altri anni ed allora decido di prendermela comoda e di approfittarne.

Detto fatto prenoto il tutto e decido di investire la giornata di Sabato nella visita di Belluno, Città che mi sfuggì molti anni prima per una manciata di chilometri, quindi trovata lì molta neve decido di muovermi prima del previsto e visti gli orari dei treni optò per una puntata diretta su Venezia, della quale ho ricordi ormai datati, anzi datatissimi risalendo ai primi anni ’90, il mio giro a Venezia è rapidissimo nel senso che prendo il vaporetto alla Stazione, arrivo a Piazza San Marco e torno a piedi attraverso le Calli fino alla Stazione per prendere il treno per Mogliano Veneto, però quell’assaggio di Venezia mi ha stimolato l’appetito e mi prende la fantasia di visitarla meglio.

Io non amo le ferie o vacanze che dir si voglia, l’idea di partire per 15 o 20 giorni per andare in un posto che potrebbe anche non piacermi ma nel quale sarei condannato a rimanere fino alla fine delle vacanze mi atterrisce, così preferisco fare piccole escursioni di massimo 3 giorni, ed a questo proposito le uscite per le Gare si sono rivelate una vera manna, poi in estate mi concedo un maxi viaggio di 5 giorni, purché si conclude nei primissimi giorni di Agosto e la mia vera vacanza è la Roma Agostana. Generalmente per i miei viaggi estivi prediligo l’Europa (Francia e Spagna, raramente se voglio stare bene vado altrove), ma per un anno ho voluto dedicarmi all’Italia ed a Venezia e dunque nei primi giorni di Agosto 2009 vi ho passato 5 giorni. 

Resoconto che però non ho mai pubblicato, perché così come la visita a Venezia del 2009 è stata generata dall’assaggio del 2008, in quei giorni ho intravisto il viaggio estivo del 2010 e volevo che le due cose viaggiassero parallelamente. Infatti vista Venezia mi è venuta spontanea l’associazione a quella che viene definita la Venezia del Nord, cioè Amsterdam, città da me sempre snobbata sia perché nel Nord Europa, quindi in una zona non gradita al mio palato turistico, sia perché vista come meta inflazionata, città dei piaceri banali e degli eccessi facili, troppo gettonati a tutta quella pletora di turisti da me detestati, quelli dello sballo a tutti i costi, come se andarsi ad ubriacare ad Amsterdam risulti più interessante che ubriacarsi e basta.

Quindi elaborata l’idea che la visita virtuale delle due città dovesse procedere in parallelo ho congelato Venezia 2009 per proporla affiancata ad Amsterdam 2010. Come vedete si è trattato di una lunga gestazione, partita nel Novembre del 2008 e terminata solamente nell’Agosto del 2010, però i frutti ci sono e sono buoni a mio giudizio. E pertanto eccomi sul finire di Luglio, alle 06.00 con lo zaino su una spalla incamminarmi per in direzione della Stazione Nuovo Salario, a circa due chilometri da casa mia, dove prenderò il trenino per Fiumicino e da lì il volo per Amsterdam, come sempre mi tengo sempre un po’ troppo largo con gli orari ma non è un male questa volta.

A Fiumicino sono stati fatti grandi cambiamenti, sono spariti i Terminal A, B e C e sono apparsi i T1, T2, T3 e T5, mentre il T4 è in costruzione, il mio volo è indicato al T2 che poi sarebbe il vecchio provvisorio AA, vergognosamente ricavato in un ex deposito bagagli del Terminal A rimasto vuoto dopo lo spostamento di alcune compagni al T5, la cosa cosa meravigliosa deve ancora arrivare ! Supero i controlli dei metal detector e mi trovo in una sala con vari Gate ma sui monitor non è indicato il mio volo, chiedo ad un tizio dietro con una specie di divisa dietro un bancone e mi dice che il volo che cerco devo cercarmelo da solo in cima alle scale, ubbidisco, salgo le scale e dove mi trovo ? 

Nel lungo passaggio vetrato che collegava i vecchi Terminal A (voli nazionali) e Terminal B (voli comunitari), cerco su quei monitor e trovo il mio volo al Gate D01, seguo le indicazioni e dove mi ritrovo ? Nel passaggio vetrato che collega il vecchio Terminal B al vecchio Terminal C (voli intercontinentale) esattamente a destra dei controlli di sicurezza e di accesso al vecchio Terminal B ! Insomma se fossi passato direttamente dal vecchio ingresso avrei risparmiato mezzora buona di ricerca ed almeno due chilometri di cammino, ma non lamentiamoci, per queste modifiche ADR ha speso 4 milioni di euro, non bisogna dirgli che era più semplice prima, altrimenti si passa per retrogradi ed imbecilli non in grado di comprendere la validità della nuova organizzazione.

Comunque ... prima facevo 300 metri ora faccio due chilometri ed il tour completo dell’Aeroporto non vedo le migliorie sinceramente ! Comunque ci sono, eccomi al Gate D01 persino con una ventina di minuti di anticipo, peccato che sul monitor ci sia scritto “prossimo imbarco Lisbona”, ormai conosco bene il valzer dei Gate e quindi ricontrollo i monitor e scopro che ora Amsterdam si imbarca al D04 dove mi reco subito e trovo, naturalmente, chi deve partire per Madrid che non capisce perché ora al loro Gate stiano aprendo l’imbarco per Amsterdam, ma subito arriva un omino in divisa che informa ad alta voce “passeggeri per Madrid al Gate D02”. That’s all Fiumicino !

Si parte infine, con qualche minuto di ritardo, ma poca roba, il volo è regolare e tranquillo, poco meno di un’ora e sotto di noi passano le Alpi, dopo circa un’ora e mezza l’aereo mette giù il muso ed inizia la discesa, il cielo è moderatamente nuvoloso ed all’improvviso da uno squarcio tra le coltri nuvolose ecco che appare l’inconfondibile simmetrica geometria dei canali di Amsterdam, la superiamo lasciandola alla nostra destra, viriamo torniamo indietro lasciando nuovamente alla nostra destra dopo essergli girati intorno per atterrare a Schiphol. 

Sbarco rapido, maratona per i lunghi corridoi dell’Aeroporto, lotta con le macchinette che si rifiutano di prendermi la carta di credito e prendono solamente monetine, rebus per capire da quale binario parte il treno e soprattutto per capire che la Stazione dell’Aeroporto è una stazione di transito per treni diretti altrove, che dunque fermano un paio di minuti e ripartono a razzo ed alla fine ecco la Stazione Centrale che appare dal finestrino.

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