ZIPPO

ZIPPO Manufacturing Company fu fondata in Pennsylvania (USA), nel piccolo paesino di Bradford, tuttora sede della Compagnia. Il fondatore, Mr. George B. Blaisdell, volle produrre un accendino caratterizzato da un sistema di accensione semplificato, capace di “funzionare sempre”. Siamo nel 1932, e questa idea viene concretizzata in un accendino le cui caratteristiche tecniche ed estetiche rimarranno pressoché immutate fino ai giorni nostri. Erano questi i giorni della Grande Depressione, e Mr. Blaisdell, già comproprietario della Blaisdell Oil Company, forte della esperienza maturata nel negozio di macchine utensili del padre, diede vita alla sua idea, applicando le due casse di ottone una sull’altra, e fissandole con un perno di torsione che potesse tenerle unite.

L’accendino era quindi nato, e bisognava dargli un nome. La scelta cadde sul nome ZIPPO, in quanto, in quegli anni, era sulla bocca di tutti il nome di un’altra ingegnosa invenzione: la cerniera lampo (ZIP). Ad eccezione dei miglioramenti apportati alla rotella di accensione ed alla rifinitura della cassa di ottone, il design di allora è rimasto pressoché immutato fino ad oggi. Tutto era pronto per il lancio sul mercato, per questo primo ZIPPO nato nel laboratorio realizzato da Mr. Blaisdell in Boylston street, sopra il Rickerson & Pryde Garage, nel quale venivano in quegli anni impiegati sei operai. Il primo mese di attività si concluse con la vendita di 82 ZIPPO, per un totale di 62,15 dollari. Da buon imprenditore, egli ideò un’efficace campagna pubblicitaria, e quale prima iniziativa delegò la promozione del prodotto agli autisti di pullman: in questo modo, sui lunghi tragitti, essi potevano illustrarne le caratteristiche. Sempre in quegli anni cominciarono le prime vendite a rivenditori di sigarette e gioiellerie. Mr. Blaisdell si rese ben presto conto che il negoziante necessitava di un consistente supporto pubblicitario e, nel 1937, acquistò un’intera pagina sull’Esquire Magazine, per l’enorme somma di 3.000 dollari. 

Aspettò con ansia l’esito di questa campagna, ma i risultati furono alquanto deludenti: egli capì che la sua distribuzione poco diramata nel territorio non poteva trarre gli auspicati benefici dalla pubblicità. Tra il 1934 e il 1940 Mr. Blaisdell vendette più di 300.000 ZIPPO, ed il suo nome acquistò popolarità in tutti gli Stati Uniti. In questo periodo, lo ZIPPO diviene non più solamente un “accendino”, ma anche un veicolo promozionale e pubblicitario: una compagnia di assicurazioni dello Iowa ordinò 200 accendini personalizzati da dare in premio ai propri agenti, e la Kendall Oil Company di Bradford ne commissionò per i propri clienti e dipendenti. Questa apertura al mercato promozionale segnerà l’inizio di un’attività commerciale che, ad oggi, rappresenta una fetta importante delle vendite ZIPPO in tutto il mondo. 

La crescita delle vendite impose un adeguamento dei locali produttivi e operativi: il laboratorio si estese a tutto il secondo piano del palazzo, ed i nuovi uffici vennero trasferiti al numero 21 di Pine Street.
La fabbrica venne in seguito spostata al numero 36 di Barbour Street, sede attuale degli uffici commerciali. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il governo degli Stati Uniti impose il divieto all’uso dell’ottone, destinato esclusivamente ad usi bellici, e Mr. Blaisdell realizzò gli accendini ZIPPO utilizzando l’acciaio. La nuova finitura risultò essere estremamente grossolana, così egli pensò di completarla ricoprendo gli accendini con una vernice nera (Black Crackle).
Lo ZIPPO, in quegli anni, conobbe un momento di grande fama, e venne utilizzato per gli usi più disparati: i soldati, ne apprezzarono la sua praticità ed affidabilità per illuminare nel buio, fare segnali nella notte, cucinare all’interno degli elmetti… e si racconta di un pilota che, in volo notturno, a seguito di un guasto all’impianto elettrico, sia riuscito ad atterrare illuminando il quadro degli strumenti grazie allo ZIPPO che portava con sé. Fu la praticità dello ZIPPO, e l’uso diffuso che ne fecero i soldati americani, ad accrescerne l’immagine di affidabilità in tutto il mondo, e specialmente in Europa.

Dal dopoguerra fino ai giorni nostri, la ZIPPO Manufacturing Company ha continuamente migliorato il prodotto, con piccoli ma fondamentali cambiamenti, senza mai intaccarne gli aspetti fondamentali. Dal 1939 al 1950 esistevano solamente due agenti di vendita, che coprivano l’intero territorio degli Stati Uniti, e dopo tale data Mr. Blaisdell organizzò una capillare suddivisione del territorio in Distretti, e la distribuzione divenne finalmente efficiente. Nel 1954 lo stabilimento produttivo venne definitivamente spostato in Congress Street, ove, tutt’oggi, dalla materia grezza viene prodotto l’accendino finito. Nel 1962 la Compagnia decide di non limitare la sua proposta ai soli accendini, e lancia con successo una serie di articoli quali coltellini, fermabanconote, portachiavi, penne … tutti “garantiti” ZIPPO. La famosa garanzia ZIPPO, infatti, è illimitata nel tempo e prevede la totale copertura contro il possibile, quanto improbabile, cattivo funzionamento dei propri prodotti, senza considerazione per lo stato di usura. Cosa importante è che tali riparazioni vengono effettuate completamente gratis per il proprietario dell’articolo.

Gli accendini ZIPPO sono in ottone, e la superficie esterna viene lavorata in molteplici finiture: cromo/satinata, cromo/lucida, black ice, dorata, street chrome …Interessanti tecniche di finitura vengono di tanto in tanto introdotte sui mercati mondiali, e nuovi modelli vengono creati per sollecitare l’interesse di tutti gli appassionati, con particolare riguardo per il crescente numero di collezionisti. Nel 1974 viene introdotto il modello 352-Venetian, uno dei pezzi in assoluto più venduto e apprezzato; nel 1982, invece, è il momento del 359-Scrimshaw, un altro articolo “vincente” e super richiesto. Elemento caratteristico della produzione ZIPPO dal 1932 ad oggi, è l’utilizzo di un codice sulla base di ciascun accendino che identifica l’anno di produzione. L’idea, nata con uno scopo pratico, è diventata poi motivo di interesse per i collezionisti che ricercano gli accendini più vecchi.Fino al 1957 era indicato solamente il numero di registrazione del brevetto,dal 1958 vennero introdotti dei “punti”, dal 1966 le “barre” (prima verticali e poi oblique). Dal 1986 venne utilizzata la doppia codifica, con l’indicazione di una lettera (dalla A alla L) per i dodici mesi, ed un numero romano per l’anno di produzione (IX=1993, X=1994), dall’anno 2001 i numeri romani sono stati sostituiti dai numeri arabi. 

Anche sul significato di tali codici, e specialmente sulle barre di identificazione, sono nate le più fantasiose interpretazioni, tra le quali la più ricorrente è l’affermazione che, in definitiva, più “barre” ha l’accendino, e più esso è “antivento”. E come per tutte le “star”, l’importante è che se ne parli.

Tutti gli accendini Zippo hanno impresso sul fondello il codice identificativo dell'anno di produzione.
Scopri quanti anni ha il tuo zippo!

 

 

 

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